Dopo
quarantacinque anni, a Milano
nella splendida cornice di Palazzo Reale torna l'opera geniale di Amedeo
Modigliani con una rassegna che comprende centoquarantaquattro opere tra dipinti e disegni
provenienti dai principali musei e collezioni private di tutto il mondo, e
che vuole essere emblematica del mistero creativo che contraddistingue il
genio di Amedeo Modigliani.
L'esposizione arriva da Parigi,dal
Palais de Luxemborg, essa tende a contrastare (come precisa
il curatore della mostra Marc Restellini), l’idea di un Modigliani
pittore leggero, al contrario, Modigliani fu per tutta
la sua breve esistenza estremamente scrupoloso e sensibile, con un'altissima
considerazione del ruolo dell’artista.
"Noi abbiamo dei
diritti verso gli altri, perché abbiamo dei disegni diversi che ci mettono
al di sopra della loro morale. Il tuo dovere è di non consumarti mai nel
sacrificio, il tuo dovere reale è di salvare il tuo sogno... Abituati a
mettere i tuoi bisogni estetici al di sopra dei doveri degli uomini". Così
Modigliani ad appena diciassette anni, confidava confidava a Oscar Ghiglia,
suo amico.
Ma la mostra è ancora
più interessante per l'esposizione di 70 opere di Jeanne Hébuterne, la
bellissima compagna di Modigliani che,Incinta di nove mesi, si
suicidò, gettandosi dalla finestra dell'appartamento parigino in cui la
coppia viveva, dopo appena 24 ore dalla morte di Modigliani,stroncato da una meningite acuta e
dalla tubercolosì. La Hébuterne,
che si dimostrò anch'essa una ottima pittrice.
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Livorno, 12 luglio 1884,
nascita di Amedeo Modigliani, quartogenito di Flaminio Modigliani e
Eugènie Garsin. La precoce propensione alla
pittura di Amedeo si manifesta con la frequentazione, a partire
dall'estate 1898, dello studio dell'artista livornese Guglielmo Micheli.
Nel 1901, viaggio di
convalescenza con la madre, dopo una malattia polmonare.Scopre Napoli, Amalfi, Capri,
Roma e Firenze.L'anno seguente, si iscrive
alla Scuola Libera di Nudo dell'Accademia di Belle Arti
a Firenze, dove approfondisce la conoscenza della pittura impressionista
italiana, detta "Macchiaiola", degli artisti dell'avanguardia toscana e
del loro capofila, il professor Giovanni Fattori.
Nel 1903, frequenta la Scuola
Libera del Nudo a Venezia.
Incontra l'artista Ortiz de
Zàrate con il quale scopre la Biennale di Venezia e le tendenze europee
dell'arte, con una particolare attenzione all'opera di Cézanne e Van Gogh.
Compie il primo viaggio in
Inghilterra. Arriva a Parigi all'inizio di
febbraio del 1906.Dopo un breve soggiorno
all'hôtel della Madeleine, prende in affitto un atelier a Montmartre.
Si iscrive ai corsi di
disegno dell'Accademia Colarossi. Nel 1907, fa la conoscenza
del dottor Alexandre, e si installa in seno al falansterio creato da
questo al 7 di rue Delta a Montmartre, per lavorare in compagnia degli
altri pittori. Espone al Salone d'Autunno a
Parigi.
Nel 1908, espone numerose
opere al Salon des Indépendents a
Parigi nella sala dei pittori Fauves.
Incontra Brancusi alla Cité
Faulguière a Montparnasse, scolpisce con lui nel suo atelier parigino e
l'invita in seguito a Livorno durante l'estate 1909. Nel 1910, Salon des
Indépendents: la critica gli è favorevole.
Durante quell'anno, si dedica
unicamente alla scultura sotto l'influenza delle forme arcaiche degli
idoli e delle maschere primitive. Nel 1911, espone a
Montparnasse nell'atelier dell'artista Souza Cardoso un insieme di sculture e disegni. In compagnia di sua zia Laure
visita la Normandia. Durante i primi mesi del
1912, dipinge su tela numerosi ritratti, tra i quali quello del dottor
Alexandre, ma ritorna a Livorno durante l'estate per riprendere le forze e
lavorare alla scultura direttamente su pietra. In settembre, ritorna
a Parigi: incontra Jaques Lipchitz, Augustus John e Jacob Epstein.
Espone al Salon d'automne :Teste,
insieme decorativo.
Nel 1913, il mercante d'arte
Chéron gli propone un primo contratto di lavoro remunerato per i suoi dipinti. Incontra il pittore Soutine e
lavora con lui nell'atelier al 216 di Boulevard Raspail.
Dopo la dichiarazione di
guerra nel 1914, Modigliani non rivede più il suo amico Paul Alexandre e interrompe
le relazioni con molti altri artisti: periodo importante per la sua
pittura, che diventa la sua unica forma di espressione.
Abbandona la scultura. Incontra la poetessa inglese
Béatrice Hastings, riprende un atelier a Montmartre e condivide il suo
entusiasmo con Diego Rivera e Kisling. Max Jacob gli presenta Paul
Guillaume, che diventerà il suo mercante fino al 1916. In quell'anno, espone
nell'atelier di Emile Lejeune a Parigi 15 dipinti e 3 sculture. Incontro, determinante per la
sua carriera d'artista, con Léopold Zborowsky, poeta polacco in esilio. Nel marzo 1917, Amedeo
incontra Jeanne Hébuterne, giovane allieva dell'Academie Colarossi, con la
quale si installa in rue de la Grande-Chaumière a Montparnasse, in un
atelier che Zborowsky prende in affitto per loro. La prima esposizione
personale dell'artista italiano a luogo alla Galleria Berthe Weill, ma viene chiusa il giorno
della inaugurazione, per oltraggio al pudore...
L'aggravarsi dello stato di
salute di Modigliani nel 1918 gli impone un soggiorno a Nizza con Jeanne Hébuterne. Soggiornano anche a Cagnes
con Foujita e sua moglie Fernande, Soutine, Survage, Cendrars e Osterlind. Dipinge quattro paesaggi di
Cagnes, i soli di tutta la sua carriera. La Galleria Paul Guillaume a
Parigi presenta una esposizione collettiva di opere della pittura giovane:
Matisse, Picasso e Modigliani. Il 29 novembre, nasce la
piccola Giovanna, figlia di Amedeo e Jeanne. Il 31 maggio 1919, Modigliani
ritorna a Parigi : Jeanne è nuovamente incinta. A Londra, Zborowsky organizza
con i fratelli Sitwels una esposizione collettiva : " Modern French Art "
accompagnata dai primi articoli elogiativi nella stampa. Il 22 gennaio 1920, Amedeo
incosciente viene trasportato all'Ospedale della Charité e soccombe a una
meningite tubercolosa, il sabato 24 gennaio, senza aver ripreso
conoscenza. Jeanne Hébuterne, incinta di
otto mesi, si suicida il giorno seguente. Modigliani viene sepolto il
27 gennaio al Cimitero del Père Lachaise a Parigi; il corpo di Jeanne Hébuterne
riposa al suo fianco.
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