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  Un film sulla vita di Amedeo Modigliani
A Milano fino al 6 luglio,una mostra del grande pittore livornese.

"La felicità è un angelo dal volto severo”

Dopo quarantacinque anni, a Milano nella splendida cornice di Palazzo Reale torna l'opera geniale di Amedeo Modigliani con una rassegna che comprende centoquarantaquattro opere tra dipinti e disegni provenienti dai principali musei e collezioni private di tutto il mondo, e che vuole essere emblematica del mistero creativo che contraddistingue il genio di Amedeo Modigliani. 

L'esposizione arriva da Parigi,dal Palais de Luxemborg, essa tende a contrastare (come precisa il curatore della mostra Marc  Restellini), l’idea di un Modigliani pittore leggero, al contrario, Modigliani fu per tutta la sua breve esistenza estremamente scrupoloso e sensibile, con un'altissima considerazione del ruolo dell’artista.

 "Noi abbiamo dei diritti verso gli altri, perché abbiamo dei disegni diversi che ci mettono al di sopra della loro morale. Il tuo dovere è di non consumarti mai nel sacrificio, il tuo dovere reale è di salvare il tuo sogno... Abituati a mettere i tuoi bisogni estetici al di sopra dei doveri degli uomini". Così Modigliani ad appena diciassette anni, confidava confidava a Oscar Ghiglia, suo amico.

Ma la mostra è ancora più interessante per l'esposizione di 70 opere  di Jeanne Hébuterne, la bellissima compagna  di Modigliani che,Incinta di nove mesi, si suicidò, gettandosi dalla finestra dell'appartamento parigino in cui la coppia viveva, dopo appena 24 ore dalla morte di Modigliani,stroncato da una  meningite acuta e dalla tubercolosì.   La Hébuterne, che si dimostrò anch'essa una ottima pittrice.

 
                                         BIOGRAFIA
Livorno, 12 luglio 1884, nascita di Amedeo Modigliani, quartogenito di Flaminio Modigliani e Eugènie Garsin. La precoce propensione alla pittura di Amedeo si manifesta con la frequentazione, a partire dall'estate 1898, dello studio dell'artista livornese Guglielmo Micheli.

Nel 1901, viaggio di convalescenza con la madre, dopo una malattia polmonare.Scopre Napoli, Amalfi, Capri, Roma e Firenze.L'anno seguente, si iscrive alla Scuola Libera di Nudo dell'Accademia di Belle Arti a Firenze, dove approfondisce la conoscenza della pittura impressionista italiana, detta "Macchiaiola", degli artisti dell'avanguardia toscana e del loro capofila, il professor Giovanni Fattori.

Nel 1903, frequenta la Scuola Libera del Nudo a Venezia.

Incontra l'artista Ortiz de Zàrate con il quale scopre la Biennale di Venezia e le tendenze europee dell'arte, con una particolare attenzione all'opera di Cézanne e Van Gogh.
Compie il primo viaggio in Inghilterra. Arriva a Parigi all'inizio di febbraio del 1906.Dopo un breve soggiorno all'hôtel della Madeleine, prende in affitto un atelier a Montmartre.
Si iscrive ai corsi di disegno dell'Accademia Colarossi. Nel 1907, fa la conoscenza del dottor Alexandre, e si installa in seno al falansterio creato da questo al 7 di rue Delta a Montmartre, per lavorare in compagnia degli altri pittori. Espone al Salone d'Autunno a Parigi.
Nel 1908, espone numerose opere al Salon des Indépendents a Parigi  nella sala dei pittori Fauves.
Incontra Brancusi alla Cité Faulguière a Montparnasse, scolpisce con lui nel suo atelier parigino e l'invita in seguito a Livorno durante l'estate 1909. Nel 1910, Salon des Indépendents: la critica gli è favorevole.
Durante quell'anno, si dedica unicamente alla scultura sotto l'influenza delle forme arcaiche degli idoli e delle maschere primitive. Nel 1911, espone a Montparnasse nell'atelier dell'artista Souza Cardoso un insieme di sculture e disegni.  In compagnia di sua zia Laure visita la Normandia. Durante i primi mesi del 1912, dipinge su tela numerosi ritratti, tra i quali quello del dottor Alexandre, ma ritorna a Livorno durante l'estate per riprendere le forze e lavorare alla scultura direttamente su pietra.  In settembre, ritorna a Parigi: incontra Jaques Lipchitz, Augustus John e Jacob Epstein.
Espone al Salon d'automne :Teste, insieme decorativo.
Nel 1913, il mercante d'arte Chéron gli propone un primo contratto di lavoro remunerato per i suoi dipinti. Incontra il pittore Soutine e lavora con lui nell'atelier al 216 di Boulevard Raspail.
Dopo la dichiarazione di guerra nel 1914, Modigliani non rivede più il suo amico Paul Alexandre e interrompe le relazioni con molti altri artisti: periodo importante per la sua pittura, che diventa la sua unica forma di espressione.
Abbandona la scultura. Incontra la poetessa inglese Béatrice Hastings, riprende un atelier a Montmartre e condivide il suo entusiasmo con Diego Rivera e Kisling. Max Jacob gli presenta Paul Guillaume, che diventerà il suo mercante fino al 1916. In quell'anno, espone nell'atelier di Emile Lejeune a Parigi 15 dipinti e 3 sculture. Incontro, determinante per la sua carriera d'artista, con Léopold Zborowsky, poeta polacco in esilio. Nel marzo 1917, Amedeo incontra Jeanne Hébuterne, giovane allieva dell'Academie Colarossi, con la quale si installa in rue de la Grande-Chaumière a Montparnasse, in un atelier che Zborowsky prende in affitto per loro. La prima esposizione personale dell'artista italiano a luogo alla Galleria Berthe Weill, ma viene chiusa il giorno della inaugurazione, per oltraggio al pudore...
L'aggravarsi dello stato di salute di Modigliani nel 1918 gli impone un soggiorno a Nizza con Jeanne Hébuterne. Soggiornano anche a Cagnes con Foujita e sua moglie Fernande, Soutine, Survage, Cendrars e Osterlind. Dipinge quattro paesaggi di Cagnes, i soli di tutta la sua carriera. La Galleria Paul Guillaume a Parigi presenta una esposizione collettiva di opere della pittura giovane: Matisse, Picasso e Modigliani. Il 29 novembre, nasce la piccola Giovanna, figlia di Amedeo e Jeanne. Il 31 maggio 1919, Modigliani ritorna a Parigi : Jeanne è nuovamente incinta. A Londra, Zborowsky organizza con i fratelli Sitwels una esposizione collettiva : " Modern French Art " accompagnata dai primi articoli elogiativi nella stampa. Il 22 gennaio 1920, Amedeo incosciente viene trasportato all'Ospedale della Charité e soccombe a una meningite tubercolosa, il sabato 24 gennaio, senza aver ripreso conoscenza. Jeanne Hébuterne, incinta di otto  mesi, si suicida il giorno seguente. Modigliani viene sepolto il 27 gennaio al Cimitero del Père Lachaise a Parigi; il corpo di Jeanne Hébuterne riposa al suo fianco.
        
      
         
                                                      
 
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