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"Io non ho paura" il nuovo film di Salvatores,tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti.
 
Un film che Gabriele Salvatores,premio Oscar per Mediterraneo, ha girato partendo proprio dall'ottica del protagonista, un  ragazzino di dieci anni che scopre un suo coetaneo rapito e nascosto in un buco sottoterra. Una storia di grande commozione e suggestione,che tocca  sentimenti emozionali coinvolgenti,grazie anche alla magistrale scelta dei protagonisti bravissimi, Giuseppe Cristiano nel ruolo di Michele, e di Mattia Di Pierro nel ruolo del sequestrato. Un film girato con luce e colori intensissimi propri delle terre di Puglia e Basilicata,ove è ambientato, nasce dai ricordi d'infanzia di Salvatores. Il piccolo Michele di fronte alla terribile scoperta del sequestro,vincerà la paura di fronte all'amico "diverso" prigioniero in una situazione diversa. Vince la paura e scopre la solidarietà per un amico sfortunato. Un segreto terribile sopratutto perché scopre che ne è coinvolto anche il padre.

E commenta il regista "Queste sono cose difficili da provare nel mondo in cui viviamo".E citando Elsa Morante, " Siamo stati tutti bambini ma poi ci dimentichiamo la semplicità quasi Zen delle cose. Noi facciamo giri di parole incredibili per spiegarci, forse per paura, perchè dobbiamo rispettare dei ruoli. Alla fine del film Mattia che interpreta il bambino rapito mi ha detto che il suo “buco” è quando si sente triste e non riesce a dirlo agli altri, una definizione incredibile della depressione. Noi usiamo metafore, loro vanno dritti al cuore del problema". Sentimenti ed esperienze che Salvatores  racconterà in teatro,all'Elfo di Milano il 17 marzo e all'Auditorium di Roma il 19 marzo, con le immagini e la musica del film, che è stata composta da Ezio Bosso con l'esecuzione del Quartetto d'Archi di Torino e dall’Orchestra d’Archi dell’Accademia del Teatro alla Scala. Le musiche compongono un CD editato dalla Bmg.