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Tempi di mutamenti di Rita Levi Montalcini pagine 151, €uro 13 Baldini & Castoldi |
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Si
deve ritenere che la razza umana sia destinata all’estinzione per la
mancanza di innati meccanismi inibitori contro i suoi stessi poteri di
annientamento, in continuo crescendo, e per la sua inclinazione a
utilizzarli, malgrado la consapevolezza dell’uomo delle conseguenze
fatali che ne deriverebbero? Questa rotta verso il suicidio è fissata in
modo irreversibile, o è ancora possibile correre ai ripari e arrestarla,
essendo l’uomo un primate intelligente che agisce non soltanto in base
all’attivazione della componente emotiva, ma anche in base alla sua
esperienza e alle sue capacità cognitive sviluppate in lui in massimo
grado? Si deve ricercare nella sua aggressività la causa prima delle guerre che hanno afflitto il genere umano sin dagli albori della civiltà? È l’aggressività stessa da imputare a un comportamento innato o acquisito? I pericoli su citati conferiscono la massima urgenza nel rispondere a queste domande. In questa fase così critica, nella quale sono in gioco la stessa sopravvivenza della nostra e di altre specie viventi, è imperativo ricorrere a un radicale cambiamento del modo di pensare e di vivere, usufruendo delle capacità raziocinanti, privilegio esclusivo dell’Homo sapiens. «È urgente attuare una totale revisione dei sistemi
educativi e didattici dell’infanzia, e altrettanto importante è
l’entrata in atto di due vaste categorie a tutt’oggi non coinvolte:
quella giovanile e la componente femminile del genere umano… |
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