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“Roma
sognata, pensata e misurata con il metro dei propri passi, una città vista
dalla macchina o da un autobus. Una Roma dai mille volti si è affacciata il
28 ottobre alla sala Sinopoli dell’Auditorium per l’anteprima del film GENTE
DI ROMA di Ettore Scola, omaggio del regista alla sua città adottiva”
(La Repubblica)
A presentare il film
alla platea l’Amministratore Delegato dell’Istituto Luce
Luciano Sovena, il regista Ettore Scola e il Sindaco di Roma Valter Veltroni.
Erano presenti in sala gli interpreti del film Arnoldo Foà, Valerio
Mastandrea, Fiorenzo Fiorentini, Sabrina Impacciatore, Rolando Ravello,
Antonello Fassari, Salvatore Marino, Giorgio Colangeli, Sabrina Cianti e
Fabio Ferrari. Roma e il suo multicolore e variegato mosaico di immagini, personaggi e storie oggi, come non era dieci anni fa, come non sarà tra altri dieci. Da chi è abitata, pensata, sognata e misurata con il metro dei propri passi o del caos del traffico, fuori dal finestrino di un’automobile o dei mezzi pubblici, tra i mille volti che affollano la metro, gli autobus e i tram? |
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Un fantastico album di illustrazioni per rendere accettabile l’inaccettabile e mettere i panni della farsa alla tragedia, rendendola leggera. |
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Tullio Kezich sul Corriere della Sera | |||
(...) In Gente di Roma Scola ci invita a un gran giro in autobus della Capitale infilando una collana di splendide vignette. Uso la parola ricordando gli esordi di Ettore come disegnatore, ma nel senso più alto. Senza mai perdere la vena, il cronista coglie un tale numero di attimi fuggenti da rendere impossibile enumerarli tutti. Non resta che scegliere fior da fiore. (...) Fotografia bellissima di Franco Di Giacomo, montaggio rapido di Raimondo Cruciani e ispirate sottolineature musicali di Armando Trovajoli, che reagisce come se fosse il primo spettatore del film. Affascinante e schietto, Gente di Roma è destinato a romanizzare chiunque. Urge inviare cassetta al Senatùr (...) | |||
Alberto Crespi su L'Unità | |||
(...) Accompagnandoci in un viaggio per appunti e divagazioni nella romanità del terzo millennio, Scola parte dal teatro e approda subito al giornalismo televisivo, mettendoci dentro tanto cinema. (...) Gente di Roma, sotto l'apparenza frammentaria e un po' randagia, è un film feroce, che accenna temi seri (l'immigrazione, il lavoro, la flessibilità) senza alcuna concessione "buonista", anzi, con un umorismo nero perfettamente visibile (...) Gente di Roma non è certo un capolavoro, come si diceva forse non è nemmeno un film, ma leggendolo come un saggio di Scola sul cinema di Scola - e quindi sull'Italia che lui e i suoi colleghi giullari hanno sempre osservato e studiato - diventa imprescindibile. | |||
Massimo Bertarelli su Il giornale | |||
Da quanto tempo il venerabile Ettore Scola non gira più un bel film? Salvo errori ed omisioni (...) bisogna scendere al 1986 (...). In un albo ricco di capolavori rischia di occupare uno degli ultimi posti Gente di Roma, fragile omaggio alla sua città adottiva. (...) Una miriade di personaggi destinati a non lasciare traccia (...) | |||