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Anche New York celebra Federico Fellini

 


  Nel decimo anniversario della morte, dopo Roma, anche New York ricorda e celebra Federico Fellini. Al Museo Guggenheim, dal 30 ottobre, una grande esposizione  multimediale, ricorderà il grande regista italiano, l'autore di indimenticabili capolavori:lo Sceicco Bianco, I vitelloni, La strada,               Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8 1/2,  Amarcord.

L'esposizione al  Guggenheim comprende  i film restaurati di Fellini,  gli spot girati per Barilla, CampariBanca di Roma, documentari su e del regista.     Una sezione è dedicata alle opere grafiche del maestro, circa 200:   caricature, disegni a sfondo erotico, bozzetti per scene di film.                     Curatori della importante esposizione newyorkese sono Vincenzo Mollica,  Maria Cristina Villasenor e  Antonio Monda che sottolinea: "é significativo che uno dei più grandi musei di arte moderna del mondo celebri Fellini non solo come regista ma anche come disegnatore".
Il disegno fu una passione che lo accompagnò fin dalla prima gioventù. Studente di liceo, comincia a fare i primi piccoli guadagni come caricaturista: il gestore del cinema Fulgor gli commissiona ritratti di attori celebri da esporre come richiamo. Nell'estate del 1937 Fellini fonda, in società con il pittore Demos Bonini, la bottega "Febo", dove i due eseguono caricature di villeggianti. Durante il 1938 sviluppa una sorta di collaborazione epistolare con giornali e riviste, come disegnatore di vignette: la "Domenica del Corriere" gliene pubblica una dozzina nella rubrica "Cartoline dal pubblico", mentre con il settimanale fiorentino "420" il rapporto diventa più professionale e prosegue fino ad accavallarsi con il primo periodo del "Marc'Aurelio".
In questi anni Fellini vive già stabilmente a Roma, dove si è trasferito nel gennaio 1939, con la scusa di iscriversi a giurisprudenza.
 Sul set Fellini dava istruzione agli scenografi e ai costumisti disegnando scene e bozzetti. "Disegnare per me è un modo di cominciare a intravedere un film, è un filo d'Arianna che mi porta direttamente in teatro", aveva detto una volta.  


 
 "Romarcord" da settembre a dicembre,commemora Federico Fellini,