La mostra
espone 115 opere. L'esposizione comprende i capolavori del movimento,
esposte come una ideale spettacolare carrellata. Le opere provengono
dalla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, la Pinacoteca di Brera a Milano, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e il Museo
Nazionale di Capodimonte a Napoli, e rappresentano un ampio spaccato
dell'evoluzione e degli sviluppi dell'arte dei maestri
Macchiaioli che condizionò profondamente la pittura europea
dell’Ottocento.
Negli anni
che precedono l'Impressionismo, giovani pittori come
Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Adriano Cecioni,
Odoardo Borrani, Giovanni Boldini, Giuseppe Abbati e Raffaello Sernesi,
si ritrovarono cambiarono in pochi anni il modo di percepire l'immagine e di
dipingere. Questi artisti abbandonarono il chiaroscuro e le tecniche
prospettiche tradizionali, e con l'utilizzo sapiente e geniale dei colori,
stesi come macchie di luci e ombre, realizzarono capolavori con
straordinari effetti cromatici.
La loro arte
innovativa che non poteva
più riconoscersi nello stile della pittura ufficiale, quella romantica e
purista uscita dalle Accademie,
non fu subito compresa dai conterranei che li definirono dispregiativamente "macchiaioli"
Poi la riabilitazione, postuma, nel Novecento diventano
protagonisti nel mercato dell'arte.
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La
toilette del mattino(particolare)di Telemaco Signorini |