FONDAZIONE ITALIA®
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Questo film è stato capace di accrescere la conoscenza della realtà, e penso
che chi vedrà il film potrà cogliere il senso del dramma di un uomo posto di
fronte a un destino tragico quanto insensato e non necessario, da lui
vissuto in modo tanto più acuto quanto più era netta la sua percezione della
incombente fine del mondo diviso in blocchi. Sono persuaso - conclude
Giovanni Moro - che corrisponda a quanto fu vissuto dal prigioniero e
insieme metta in luce in modo pacato ma netto il nodo ancora non sciolto di
quella vicenda anche dal punto di vista storico, politico e giudiziario. Si
tratta della questione di come mai, in quel caso e solo in quello, lo Stato
italiano decise di non trattare con i terroristi né cercare seriamente di
liberare il prigioniero". E' d'obbligo ricordare un precedente film realizzato nell'86 da Giuseppe Ferrara "Il caso Moro", tratto dal libro di Robert Katz, con un grandissimo Gian Maria Volontè nel ruolo di Moro. Giuseppe Ferrara ,contrariamente a Bellocchio, sostenne la tesi del coinvolgimento in quei fatti dei i servizi segreti, P2, CIA, tesi sostenuta anche da Renzo Martinelli nel film "Piazza delle cinque lune" uscito lo scorso 9 maggio.
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