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Stiamo combattendo
la Quarta guerra mondiale o non piuttosto la Prima guerra globale?
La guerra in Iraq conferma che il nostro mondo conosce ormai solo due condizioni. O la convivenza garantita da scambi culturali, accordi e collaborazione internazionale, o la guerra, il terrorismo e le battaglie. L'era aperta dalla caduta di Saddam Hussein è radicalmente nuova. La Casa Bianca di George Bush divisa tra la forza militare invocata dal ministro Rumsfeld e dal suo vice Wolfowitz da una parte e la diplomazia felpata del segretario di Stato Powell dall'altra. L'Europa lacerata tra la scelta atlantica di Blair e il ritorno alla grandeur di Chirac. I movimenti pacifisti e l'opinione pubblica mondiale, definiti "l'altra superpotenza" per la capacità di mobilitarsi ovunque sul pianeta. Cina e Russia che stanno a guardare, il Terzo Mondo che vede i magri aiuti sfumare in sussidi alle economie già ricche. La I guerra globale racconta i giorni che hanno portato alla breve festa di popolo a Bagdad, al saccheggio e alla difficile fase di ricostruzione. Dalle consultazioni all'Onu, ai segreti di Washington, rivelando per la prima volta del Tia, la banca dati contro il terrorismo e del Progetto per un Nuovo Secolo Americano degli intellettuali neoconservatori. Gianni Riotta esamina la trasformazione informatica dell'esercito, i bombardamenti, l'avanzata dei mezzi corazzati, le polemiche tra i generali, le sofferenze dei civili e parla con la gente innocente, impaurita e incerta. Dai ritratti dei potenti alle lettere dei caduti, un saggio che nasce dalle colonne del "Corriere della Sera", "Washington Post", "Foreign Policy", "Global" e che fa da diario alla guerra quotidiana del nostro millennio. Dove lo scontro delle civiltà non sarà affatto tra Noi e Loro, tra Occidente e Oriente, fra Cristiani e Musulmani. Sarà una guerra civile che opporrà Tolleranza contro Intolleranza, il partito del dialogo e della convivenza contro il partito della ferocia e dell'egoismo. Ovunque nel mondo, in politica, nelle religioni, tra gli interessi economici e perfino dentro la coscienza di ciascuno di noi. NOTE BIOGRAFICHE Gianni Riotta , editorialista del "Corriere della Sera", insegna Comunicazione all'Università di Bologna. Vive tra New York e l'Italia. Ha pubblicato Cambio di stagione (1991, Premio Bergamo e Superpremio Grinzane Cavour), Ultima dea (1994); presso Rizzoli, Ombra (1995), Principe delle nuvole (1997, Premio Vittoriani e Premio Napoli, e, all'estero, dove è stato tradotto in molti paesi, Premio Selezione Médicis 2000 in Francia, Libro dell'anno 2001 di Bol.com in Gran Bretagna, European Translation Prize 2002 per la traduzione inglese) e Alborada (2002, in corso di traduzione nei principali paesi). Nel 2001 è uscito N.Y. Undici settembre. |
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