FONDAZIONE ITALIA®
|
prima pagina | indice |
Forza Italia! di Roberto Faenza Edizione Rizzoli Pagine 140 Prezzo Euro 19,50 |
|
dal sito | |
http://rcslibri.corriere.it/libri/ | |
Introduzione
di Gian Antonio Stella – Presentazione di Paolo
Mereghetti Contributi di Marco Tullio Giordana, Ennio Morricone, Antonio Padellaro Trent’anni di potere in Italia in un film “maledetto” e di estrema attualità. Nel 1978 il regista Roberto Faenza firma un film di montaggio, nello stile che sarebbe stato reso popolare molti anni dopo da Blob o da Fahrenheit 9/11 di Michael Moore, dedicato alla storia d’Italia del dopoguerra, e in particolare alla Democrazia cristiana, dal primo viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti nel 1947 al congresso del partito del 1976. Attraverso spezzoni scartati di cinegiornali o telegiornali ufficiali, Faenza costruisce il ritratto di un gruppo dirigente e della sua degenerazione, con effetti comici e grotteschi. Perfino il titolo sarebbe risultato profetico. In due mesi, il film viene visto da 250.000 spettatori, ma la sera stessa del rapimento di Aldo Moro gli esercenti lo ritirano dalle sale perché considerato poco opportuno, e da allora scompare nel nulla. Oggi, in un periodo in cui il dibattito sulla satira e la censura è di estrema attualità, dopo molti anni di invisibilità Forza Italia! torna in versione integrale in dvd. Il libro che accompagna il film offre una introduzione di Gian Antonio Stella, una presentazione del critico cinematografico Paolo Mereghetti e le testimonianze del regista e di alcuni dei coautori sulle traversie produttive e sulla fortuna critica dell’opera. Una appendice accoglie un’utile cronologia degli avvenimenti raccontati nel film e una rassegna stampa dell’epoca. Hanno scritto di Forza Italia! nel 1978: “Un
documentario antropologico più che storico o politico. Per dirla
con Pasolini, un viaggio nel tempo all’interno del Palazzo.”
“Un autentico psicodramma
che mette a nudo mentalità, costumi e pratica politica dei suoi
inconsapevoli protagonisti.” “È una satira,
non un libro di storia. Gli antenati di Faenza e compagni sono Lucilio
e Giovenale; i suoi contemporanei gli autori di cabaret politico.” “Sullo schermo passano
trent’anni e non succede niente; o meglio succedono cose turche,
[...] scandali e tentativi di golpe, ma i responsabili non fanno una piega.”
“Lo spettatore si diverte
per l’umor nero espresso nelle scene in cui si muovono i nostri
ometti.” “Ridiamo e insieme ci
sentiamo agghiacciare. Un simile impasto, fatto di elementi [...] casalinghi
e sinistri, fatto di banalità e turpitudine, è così
strano e così nefasto che ci sembra di una funeraria comicità.”
|
|