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Veronese. Miti, ritratti, allegorie. Museo Correr di Venezia dal 13 febbraio al 29 maggio |
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Venezia, la prima grande commissione gli viene dalla Signoria, per la
quale decora, assieme al Ponchino e allo Zelotti, le tre sale del Consiglio
dei Dieci in Palazzo Ducale (Sala della Bussola, Sala del Consiglio dei
Dieci, Sala dei Tre Capi): qui gli scorci possenti sullo sfondo di cieli
aperti, i colori cangianti, la forza di sguardi e gesti sono tali da decretargli
un successo immediato, che condurrà l’artista, pochi anni
dopo, a entrare con tre tele nella grandiosa sala della Libreria Marciana,
da poco ultimata da Sansovino. Dal 1555 è nel frattempo iniziata la prima parte della decorazione della chiesa di San Sebastiano (sacrestia, soffitto, parte del coro e delle pareti, l’organo e l’altar maggiore) che si conclude nel 1560 e testimonia la rivoluzione estetica di cui Veronese è portatore a Venezia: una colata di argenti e pietre preziose, liquida e luminosa, ma anche un disegno incisivo, dai forti effetti plastici. Gli anni sessanta lo vedono, tra l’altro, impegnato nel decoro di edifici palladiani: la villa dei fratelli Barbaro a Maser e, subito dopo (1562-63), il refettorio di San Giorgio Maggiore, ove esegue la grande tela con le Nozze di Cana , ora al Louvre. Tra il 1561 e il 1566 o realizza per la chiesa dell’Umiltà alle Zattere tre tele oggi riunite nella Cappella del Rosario a San Giovanni e Paolo. Grandi sono la stima e il consenso di cui gode l’artista, che esegue diverse opere di soggetto soprattutto religioso sia a Venezia che fuori.. Nel 1566, sposa Elena Badile, figlia del suo antico maestro, da cui avrà cinque figli, due dei quali, Carletto (1568) e Gabriele (1570) entreranno nella sua bottega. All’ampio periodo tra il 1565 e il 1580 appartengono molti dei capolavori: tra essi si segnalano le opere ora alle Gallerie dell’Accademia, tra cui il grandioso Convito in Casa Levi (1573) , concepito come Ultima cena per il convento dei santi Giovanni e Paolo, per il quale l’artista viene processato dall’Inquisizione e condannato ad apportare modifiche al dipinto, in odore di eresia (da qui il cambio del titolo, non più Ultima Cena, ma Convito..). In quest’occasione Paolo, a sua difesa, dice che i pittori si prendono “licentia, che si pigliano i poeti et i matti” e che, di fronte a grandi spazi, aggiungono - a seconda delle necessità della composizione e quasi per riempire dei vuoti - figure a piacimento. Agli anni settanta risalgono la seconda fase della decorazione di San Sebastiano (i Martìrii del presbiterio, 1570 c.) e le grandi Allegorie di Palazzo Ducale, realizzate dopo gli incendi del 1574 e del 1577, in particolare le strepitose opere per le sale del Collegio, dell’Anticollegio, del Maggior Consiglio. Qui, Veronese pittore di Stato dà forma sovrumana ai simboli della Repubblica e della gloria di Venezia con una sonorità polifonica. Dopo le ultime grandi realizzazioni per Palazzo Ducale, sembra chiudersi la parabola trionfale del pittore: le opere estreme si colorano di una patina crepuscolare, per presentare soprattutto temi patetici e un’intensa meditazione. Emblematica di questo periodo è l’ombrosa Adorazione dei Pastori di San Giuseppe di Castello. Nel 1587 consegna la sua ultima opera databile con certezza, la pala destinata alla chiesa veneziana di San Pantalon; il 19 aprile 1588 muore nella sua casa veneziana a San Samuele e viene sepolto nella chiesa di San Sebastiano.
Il catalogo
Veronese Miti, ritratti, allegorie è stato realizzato
a cura di Patrizia Nitti, Filippo Pedrocco, Giandomenico Romanelli, Claudio
Strinati -Testi |
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La mostra resta aperta fino al 29 maggio. Museo Correr, reggia neoclassica. Piazza San Marco. Orario: tutti i giorni 10-19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Biglietti:
intero 9 euro, ridotto 6,50, ridotto speciale 3 (possessori biglietti
dei Musei di Piazza San Marco, Museum Pass Musei Civici Veneziani e "Circuito
Veronese"). Biglietto cumulativo mostra e "Circuito Veronese"
(col nucleo principale dei dipinti del pittore a Venezia e cioè
Palazzo Ducale, la Sala d'Oro della Biblioteca Marciana e la chiesa di
San Sebastiano) intero 12 euro, ridotto 7. Informazioni call center 041-5209070;
mkt. musei@comune. venezia. it Dal
sito http://www.museiciviciveneziani.it/ |
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