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Raffaello
Sanzio , uno dei più grandi pittori dell’epoca.
Morì a soli trentasette anni durante il Venerdì santo
del 1520. La citta' di Roma volle seppellirlo al Pantheon. Raffaello
fu considerato dai suoi conterranei un mito vivente, figura esemplare
di quell’ideale rinascimentale di ascendenza classica per cui
alla bellezza fisica corrisponde la virtù interiore. Racconta
il Vasari che il papa era in procinto di nominarlo
cardinale.
Nei primissimi anni della sua carriera l'artista subi' l'influenza
del padre Giovanni, ottimo pittore di Urbino, del Perugino
e del Pinturicchio. Perugino era il caposcuola di
una fiorente bottega a Perugia, in cui il giovane Raffaello
lavorò sicuramente negli ultimi anni del Quattrocento. Pinturicchio
anch’egli collaboratore del Perugino, era già un pittore
molto affermato, anche se aveva rielaborato lo stile del Perugino.
In mostra figurano anche alcune opere dei due pittori: del Perugino,
tra le altre, il ritratto di Francesco delle Opere degli Uffizi e
l’Apollo e Dafni del Louvre, mentre del Pinturicchio la Madonna
del Fitzwilliam Museum di Cambridge.
Molte
delle opere di Raffaello che compongono il percorso espositivo,
sono in gran parte quelle conservate proprio alla National Gallery:
dalla “Crocefissione Mond” (1503-04), dipinta su commissione
di Domenico de’Gavari per la chiesa di San Domenico a Città
di Castello, alla piccola ed enigmatica “Visione del cavaliere”(1504),
rappresentante la scelta di un giovane tra il Vizio e la Virtù
(il suo pendant con le “Tre Grazie” è rimasto
invece a Chantilly, Museo Condé), per continuare con la Madonna
Ansidei (1505, dipinta per la chiesa di San Fiorenzo a Perugia),
la Santa Caterina di Alessandria (1507), e la Madonna Aldobrandini
(1511) e ancora la Madonna dei Garofani (1507-08),e
il celebre ritratto di Giulio II (1511-12).
La Madonna dei Garofani rappresenta
una delle più importanti scoperte nella storia dell’arte
degli ultimi anni.
Il ritratto di Papa Giulio II , e' tra le opere più importanti
ritrovate nel Novecento, fu riconosciuto come originale negli anni
Settanta, mentre il quadro di Papa Giulio II
esposto agli
Uffizi e' oramai considerata una copia.
Altre opere esposte, risalenti al primissimo periodo (1503 circa)
sono la Resurrezione di Cristo, che è stata prestata dal
Museo di San Paolo del Brasile, la “Madonna Conestabile”,
tondo proveniente dall’Ermitage e il San Sebastiano, dall’Accademia
Carrara di Bergamo.
Dal Louvre sono arrivate due piccole famosissime
tavolette, il San Giorgio e il San Michele, rispettivamente del
1504 e del 1505.
A sottolineare inoltre le influenze della pittura di Michelangelo
e Leonardo sul giovane Raffaello la mostra espone alcuni disegni,
e il michelangiolesco Tondo Taddei (in marmo) proveniente dalla
Royal Academy di Londra.
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“Raffaello. Da Urbino a Roma” dal 20 ottobre 2004 al
16 gennaio 2005. A cura di Carol Plazzotta.
Tariffe: biglietto intero 9 euro, ridotto (per studenti e ragazzi
dai 12 ai 18 anni) 4 euro, gratuito per i minori di 12 anni.
Orari: conviene prenotare prima per assicurarsi l’orario più
congeniale (informazioni per l’acquisto sono sul sito web).
La
mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 , il mercoledì
fino alle 21
Sito web: www.nationalgallery.org.uk
Catalogo National Gallery. |
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