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E' stato vinto da: «Private», di Saverio Costanzo, il  57º Festival internazionale del film di Locarno


 

 
  Il 57º Festival internazionale del film Locarno è stato vinto dall'unico film italiano in concorso: «Private», di Saverio Costanzo, figlio di Maurizio. L'ultima vittoria italiana a Locarno risale a tre anni fa, quando vinse «Alla rivoluzione sulla 2 CV» di Maurizio Sciarra.    La giuria ha assegnato il Pardo d'oro all'unanimità, confermando  le previsioni della vigilia. Il premio per il migliore attore va al protagonista del film: il palestinese Mohammed Bakri. «Private»girata a Matera e dintorni, racconta la difficile convivenza tra israeliani e palestinesi.  Il gran premio speciale della giuria è stato assegnato a «Tony Takitani» del giapponese Ichikawa Jun, il premio per l'opera prima all'iraniano «Dastan Natamam» di Hassan Yektapanah e il Pardo d'argento al tedesco «En Garde» di Ayse Polat le cui attrici si sono inoltre divise il premio per l'interpretazione femminile.
Saverio Costanzo ha così commentato il premio:  «È un Pardo italiano, ma anche palestinese e israeliano, che non piacerà a chi vuole, dall'una e dall'altra parte, che le cose in Medio Oriente restino come sono. Certo nel film c'è l'assunto politico che ci sia chi occupa e chi subisce questa occupazione, ma non c'è un giudizio di condanna. Al centro di tutto resta l'umanità dei vari personaggi e il giudizio negativo è solo sulla politica e sui politici che ha portato a questa situazione».

Costanzo, nato a Roma nel 1975, in precedenza aveva realizzato due documentari: «Caffè Mille Luci, Brooklyn New York» (1999) sulla comunità italo-americana partendo dai clienti di un piccolo bar, e «Sala Rossa» (2001), premiato al festival di Torino che affronta le lotte e le tragedie che accadono in un pronto soccorso. Maurizio Costanzo si è detto "Orgoglioso e commosso", «Gli ho mandato subito un sms con scritto: «finalmente da oggi sarò il padre di Saverio Costanzo e non sei più tu a essere il figlio di Maurizio Costanzo. Con Saverio non ci siamo mai parlati moltissimo, ma ci siamo sempre intesi senza bisogno di tante chiacchiere e smancerie. Quando mi separai da sua madre (Flaminia Morandi, ndr) lui era molto piccolo e volle mantenere con i denti il rapporto con me. E oggi davvero sono un padre felice»

Luciano Sovena, amministratore delegato dell'Istituto Luce, ha dichiarato: "La vittoria di 'Private', in un momento così difficile del cinema italiano, è un segnale di vitalità di una produzione cinematografica che ha il coraggio di realizzare film di grande contenuto".

Anche Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema che ha coprodotto il film si è detto soddisfatto: "E' un riconoscimento importante a quel cinema italiano di qualità realizzato con idee forti, costi contenuti e giovani produzioni indipendenti un cinema, occorre ricordarlo, che verrebbe messo in forte difficoltà se fossero confermati quei tagli ai finanziamenti pubblici proposti dal Governo. Il cinema, questo cinema, deve poter continuare a esistere".