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La giornata dedicata a Gianni Amelio è iniziata con la presentazione del suo libro «Il vizio del cinema» e proseguito con il dialogo con Marcello Sorgi su «Porte aperte» tratto da Sciascia, l'«Amelio-Day» di Stresa ha avuto il momento più intenso durante l'incontro in omaggio a Pontiggia, l'autore di «Nato due volte» da cui «è nato», come precisano i titoli di coda, «Le chiavi di casa». Ricorda Amelio: «Quando incontrai lo scrittore mi invitò a liberarmi della sua pagina scritta. Infatti, non c'è una sola parola del libro che possa essere letta ad alta voce, senza suonare falsa, retorica, cioè eccessivamente letteraria. La qualità di ”Nato due volte” è proprio di essere letteratura, alta letteratura: è un libro scritto per essere letto, non come quelli che si fabbricano oggi, specie in America, dove l'autore confeziona dialoghi già predisposti alla sceneggiatura e agli incassi di Hollywood . E parlando dei personaggi Amelio dice: «Più che sul figlio disabile, ho fatto un film sul padre, che si macera nei sensi di colpa. I figli li mettiamo al mondo perché ci vendichino di qualcosa, perché ci riscattino da tutto quel che il mondo ci ha negato. Nostro figlio lo conquisterà per noi. Così lo carichiamo di responsabilità enormi: sarà il nostro angelo vendicatore. Che succede se dal primo giorno della sua vita ci dimostra che non ne sarà all'altezza? Allora scappiamo: e lasciamo alle mamme il ”lavoro sporco”». Ospiti alla cerimonia di premiazione, al Palazzo Borromeo all'Isola Bella: Charlotte Rampling, Stefania Sandrelli, Licia Maglietta, Francesca Neri, Luca Zingaretti, Piero Chiambretti, con Mike Bongiorno gran cerimoniere nella consegna dei trofei di «Ciak si legge» |
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"Le chiavi di casa" di Amelio candidato italiano agli Oscar | |||||
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